Percorso biblico con l’Apocalisse
RIVELAZIONE DEL FINE DI TUTTO
8 – TRE SEGNI GRANDIOSI NEL CIELO
Capitoli 12 – 13
capitolo 12
1Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. 2Era incinta e gridava per le doglie e il travaglio del parto. 3Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; 4la sua coda trascinava giù un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna che stava per partorire per divorare il bambino appena nato. 5Essa partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni con scettro di ferro. Il figlio fu rapito verso Dio e verso il suo trono, 6mentre la donna fuggì nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, per esservi nutrita per milleduecentosessanta giorni.
7Nel cielo, poi, vi fu guerra: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme con i suoi angeli, 8ma non prevalsero e non ci fu più posto per essi in cielo. 9Il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e satana e che seduce tutta la terra, fu precipitato sulla terra e con lui furono precipitati anche i suoi angeli. 10Allora udii una gran voce nel cielo che diceva:
«Ora si sono compiute
la salvezza, la forza e la regalità del nostro Dio
e la potenza del suo Cristo,
poiché è stato precipitato
l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio
giorno e notte.
11Ma essi lo hanno vinto
per mezzo del sangue dell’Agnello
e la testimonianza del loro martirio,
non amando la loro vita
fino ad accettare la morte!
12Per questo esultate, o cieli,
e voi che abitate in essi.
Guai alla terra e al mare,
perché il diavolo è disceso da voi
pieno di grande furore,
sapendo che gli resta poco tempo».
13Quando il drago si vide precipitato sulla terra, si avventò contro la donna che aveva partorito il figlio maschio. 14Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto verso il luogo preparato per lei, dove viene nutrita per un tempo, due tempi e la metà di un tempo, lontano dal serpente. 15Allora il serpente vomitò dalla sua bocca come un fiume d’acqua dietro alla donna, per farla travolgere dalle sue acque. 16Ma la terra venne in soccorso alla donna, aprì la sua bocca e assorbì il fiume che il drago aveva vomitato dalla propria bocca.
17Allora il drago si infuriò contro la donna e se ne andò a far guerra contro il resto della sua discendenza, contro quelli che osservano i comandamenti di Dio e sono in possesso della testimonianza di Gesù.
18E si fermò sulla spiaggia del mare.
Capitolo 13
1Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa nomi blasfemi. 2La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il drago le diede la sua forza, il suo trono e il suo grande potere. 3Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga mortale fu guarita.
Allora la terra intera, presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia 4e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere alla bestia, e adorarono la bestia dicendo: «Chi è simile alla bestia e chi può combattere con essa?».
5Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi. 6Essa aprì la bocca per proferire bestemmie contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo. 7Le fu permesso di far guerra contro i santi e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione. 8E l’adoreranno tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è scritto nel libro dell’Agnello immolato fin dalla fondazione del mondo.
9Chi ha orecchi, ascolti:
10Colui che deve andare in prigionia,
andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada
di spada sia ucciso.
Qui sta la costanza e la fede dei santi.
11Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due corna, simili a quelle di un agnello, ma parlava come un drago. 12Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua presenza, e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima bestia, la cui ferita mortale era guarita. 13Opera grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal cielo sulla terra davanti agli uomini. 14Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di compiere in presenza della bestia, seduce gli abitanti della terra, dicendo loro di erigere una statua alla bestia, che era stata ferita dalla spada, ma si era ripresa. 15Le fu anche concesso di infondere un soffio vitale alla statua della bestia, in modo che quella statua potesse perfino parlare e far mettere a morte tutti quelli che non adorassero la statua della bestia. 16Essa fa si che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e schiavi ricevano un marchio sulla mano destra e sulla fronte; 17e che nessuno possa comprare o vendere senza avere tale marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome. 18Qui sta la sapienza. Chi ha intelligenza calcoli il numero della bestia: essa è, infatti, un numero d’uomo. E il suo numero è seicentosessantasei.
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Nel capitolo dodici troviamo descritta la visione più famosa dell’Apocalisse: la Donna vestita di sole, incinta e nelle doglie del parto. Contrapposto a lei un enorme drago rosso con sette teste e dieci corna che sta in agguato per divorare il bambino appena fosse nato.
La Donna partorì un figlio maschio, destinato a governare tutte le nazioni, e fu rapito verso Dio e verso il suo trono. La donna invece fuggì nel deserto in un luogo sicuro, preparato da Dio per lei, dove viene nutrita per tutto il tempo necessario al compimento dell’opera di
salvezza sulla terra.
In questo contesto si parla di guerra tra Michele con i suoi angeli e il drago con i suoi angeli: questi non prevalsero e per loro non ci fu più posto in cielo e furono precipitati sulla terra.
Tutto questo avviene “nel cielo” a sottolineare che qui si manifesta il punto di vista di Dio sulla storia della salvezza nel suo insieme. Nella dossologia (vv. 10-11) si dice espressamente che l’accusatore dei nostri fratelli, il serpente antico, il diavolo, satana è stato vinto “per mezzo del sangue dell’Agnello”: sulla croce si è compiuta la salvezza.
Però già la nascita dalla donna vestita di sole (che riassume in sé tutte le figure profetiche della Bibbia: Eva, Figlia di Sion, Madre di Cristo, Madre della Chiesa), è stata la manifestazione della presenza del Salvatore nella storia dell’umanità. L’incarnazione e la morte-resurrezione sono unite indissolubilmente: il testo dice in modo molto significativo: ”Il Figlio subito fu rapito verso Dio e verso il suo trono”… come fosse una ascensione al cielo.
“Esultate, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai alla terra e al mare, perché il diavolo è disceso da voi pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo.” Queste parole introducono il capitolo seguente con la visione delle due bestie (una sale dal mare, l’altra dalla terra; una espressione del potere economico-politico, l’altra del potere della propaganda) che sono al servizio del drago nell’opera distruttiva nei confronti dell’umanità opposta all’opera redentiva di Dio. Con la persecuzione e la seduzione costringono gli uomini ad adorare il drago e su tutti mettono un marchio che è il nome della bestia: 666.
(dgc25)
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Apocalisse 12, 10-12
10Allora udii una voce potente nel cielo che diceva:
«Ora si è compiuta la salvezza, la forza e il regno del nostro Dio e la potenza del suo Cristo,
perché è stato precipitato l’accusatore dei nostri fratelli,
colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte.
11Ma essi lo hanno vinto grazie al sangue dell’Agnello
e alla parola della loro testimonianza,
e non hanno amato la loro vita fino a morire.
12Esultate, dunque, o cieli e voi che abitate in essi.
Ma guai a voi, terra e mare,
perché il diavolo è disceso sopra di voi
pieno di grande furore, sapendo che gli resta poco tempo».
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PREGARE
Aprirsi sempre più alla sorgente della Vita
Molto più che “dire le preghiere”
Vivere la Comunione con Dio
Credere, Sperare, Amare
Ascoltare, Confessare, Affidare
Lodare, Ringraziare, Ammirare
PREGHIAMO INSIEME
Signore Gesù, che ci ami e ci riveli con la tua Parola il mistero nascosto in Dio dall’eternità, ti preghiamo di accompagnarci nel cammino della vita affinché anche noi, come Giovanni, possiamo giungere a una visione della nostra esistenza e di tutta la storia, illuminata dalla tua presenza e dal tuo amore sacrificato, rivelazione della misericordia infinita ed eterna del Padre che ti ha mandato tra noi, perché fossimo liberati dal buio del non senso e dal peso del peccato. Donaci di credere che in te anche noi saremo partecipi della tua vittoria su satana e della pienezza di vita in Dio, che ci chiama ad essere suoi figli. Lo Spirito Santo alimenti in noi la speranza di condividere la tua eredità con tutti i santi e per tutti i secoli dei secoli.
AMEN
(dgc25)
