CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE (C.P.P.)
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale e definito dal Canone n. 536 del Codice di Diritto Canonico come l‘”organo ecclesiale che esprime la collaborazione e corresponsabilità di tutti i credenti alla vita e alla crescita della Comunità Parrocchiale”
È l’ espressione della comunità parrocchiale che vive e cammina insieme. È segno di comunione e collaborazione tra Sacerdoti e laici e dei laici tra di loro. È la risposta all’invito rivolto da Papa Giovanni Paolo II ai laici:
“Siete Chiesa! … e lo dovete DIMOSTRARE anche con una aperta COMUNIONE e COLLABORAZIONE fra i vostri diversi carismi, le diverse forme di apostolato e di servizio, promuovendo la vostra integrazione nelle comunità parrocchiali, dove si riunisce e si raccoglie abitualmente la famiglia di Dio”.
Il fine specifico dei Consigli può essere così delineato:
luogo di pensiero più che di organizzazione
(dove di pensa il volto della Chiesa per questo tempo);
luogo di discernimento e lettura dei segni dei tempi;
luogo di fraternità, condivisione, sinodalità;
luogo in cui, con sensibilità diverse, superando ruoli e funzionalismi, si condivida la stessa preoccupazione per la missione ecclesiale
(condivisione profonda, esistenziale, che aiuti i preti a superare la solitudine in cui spesso vivono il loro ministero);
luogo che sappia guadagnarsi una sua autorevolezza davanti alla comunità;
luogo in cui si superi la tradizionale e radicata marginalità femminile nei luoghi decisionali ecclesiali.
(Per dare un nuovo volto alla Chiesa in missione.
Direttorio per i consigli di comunità pastorale e parrocchiali,
Milano, Centro Ambrosiano, 2024, n.7)