Percorso biblico con l’Apocalisse
RIVELAZIONE DEL FINE DI TUTTO
3 – GESÙ È LA RIVELAZIONE
1Rivelazione di Gesù Cristo, al quale Dio la consegnò per mostrare ai suoi servi le cose che dovranno accadere tra breve. Ed egli la manifestò, inviandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, 2il quale attesta la parola di Dio e la testimonianza di Gesù Cristo, riferendo ciò che ha visto. 3Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e custodiscono le cose che vi sono scritte: il tempo infatti è vicino.
4Giovanni, alle sette Chiese che sono in Asia: grazia a voi e pace da Colui che è, che era e che viene, e dai sette spiriti che stanno davanti al suo trono, 5e da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra.
A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, 6che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre, a lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7 Ecco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrà,
anche quelli che lo trafissero,
e per lui tutte le tribù della terra
si batteranno il petto.
Sì, Amen!
8Dice il Signore Dio: Io sono l’Alfa e l’Omèga, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!
9Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell’isola chiamata Patmos a causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù. 10Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me una voce potente, come di tromba, che diceva: 11“Quello che vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette Chiese: a Èfeso, a Smirne, a Pèrgamo, a Tiàtira, a Sardi, a Filadèlfia e a Laodicèa”. 12Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena voltato vidi sette candelabri d’oro 13e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un Figlio d’uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto con una fascia d’oro. 14I capelli del suo capo erano candidi, simili a lana candida come neve. I suoi occhi erano come fiamma di fuoco. 15I piedi avevano l’aspetto del bronzo splendente, purificato nel crogiuolo. La sua voce era simile al fragore di grandi acque. 16Teneva nella sua destra sette stelle e dalla bocca usciva una spada affilata, a doppio taglio, e il suo volto era come il sole quando splende in tutta la sua forza.
17Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su di me la sua destra, disse: “Non temere! Io sono il Primo e l’Ultimo, 18e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi. 19Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti e quelle che devono accadere in seguito. 20Il senso nascosto delle sette stelle, che hai visto nella mia destra, e dei sette candelabri d’oro è questo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese, e i sette candelabri sono le sette Chiese.
Le prime parole del libro dell’Apocalisse “Rivelazione di Gesù Cristo” sono molto dense di significato. Richiamano il primo versetto di Genesi all’inizio della Bibbia: “in principio Dio” e anche il Vangelo di Marco che si apre con le parole: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio”.
Si può già cogliere qui la sintesi della ricerca durata tutta la vita o meglio l’espressione della visione di Giovanni, autore del libro, il quale è consapevole che la sua “visione” non è il risultato di una ricerca umana (una elaborazione cerebrale), ma di una rivelazione divina: Gesù morto e risorto, il Vivente, è al centro di tutta l’opera di Dio in favore delle sue creature. (cfr: 1Gv. 1ss.)
Mentre vive isolato a Patmos, Giovanni sente una voce potente che gli affida la missione di scrivere in un libro “ciò che vede” e mandarlo alle chiese. Il verbo “vedere” in questo brano ricorre sei volte, segno che la capacità umana non è in grado di vedere “tutto”. Se però teniamo conto del verbo “udire” usato all’inizio del capitolo si può cogliere nel numero 7 (6 vedere + 1 udire) la totalità di una esperienza umana che è diventata visione. Giovanni ha, della vita e del rapporto con Dio e con tutta la realtà, una visione illuminata dalla fede e dalla “testimonianza di Gesù”: tutta la storia è accompagnata dalla presenza vittoriosa di Gesù che vive per sempre e ha potere sopra la morte.
All’inizio della Rivelazione c’è Dio (Dio gliela diede) che la dà a Gesù, il quale manda il suo Angelo a coinvolgere Giovanni che a sua volta dovrà farla conoscere alle chiese.
La Rivelazione ha come contenuto “ciò che deve avvenire ben presto”… “poiché il tempo è vicino”. Si nota una certa urgenza che però non è riferita a un termine cronologico, ma al fatto che ormai siamo dentro la fine dei tempi inaugurata da Gesù quando è entrato nel mondo come uomo e finirà con la sua Parusia gloriosa. Sarà un presente eterno…
“Beato il lettore e gli ascoltatori”: si intuisce l’uso liturgico del libro dell’Apocalisse che contiene “parole profetiche”. La profezia è parlare a nome di Dio, riferire le sue parole … è qualcosa di più che predire il futuro.
Dopo il prologo, Giovanni si rivolge alle “sette chiese di Asia” con espressioni di stile epistolare. Facendo memoria dell’amore del Signore gli rivolge una acclamazione di gloria e di potenza. E il Signore Dio conferma. Rivolgendosi alle sette chiese, Giovanni definisce se stesso “vostro fratello e compagno nella prova, nel regno e nella costanza in Gesù” e condivide la sua esperienza di incontro con il Signore che gli ha comandato di comunicare la sua visione alle sette chiese.
(dgc24)
PREGARE
Lodare, Ringraziare, Ammirare
DOSSOLOGIA (Ap. 1, 5b – 8)
A lui che ci ama, ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue 6 e ci ha fatti essere un regno e dei sacerdoti del Dio e Padre suo, a lui siano la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen.
7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Sì, Amen. 8 “Io sono l’Alfa e l’Omega”, dice il Signore Dio, “che è, che era e che viene, l’Onnipotente”.
Lettera di San Paolo Apostolo agli Efesini (Ef.1,17-23)
17 Il Dio del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per la piena conoscenza di lui 18 e illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza egli vi abbia chiamati, quale sia la ricchezza della gloria della sua eredità nei santi 19 e quale sia verso noi che crediamo l’immensità della sua potenza. 20 Questa potente efficacia della sua forza egli l’ha messa in atto in Cristo, quando lo risuscitò dai morti e lo fece sedere alla propria destra nei luoghi celesti, 21 al di sopra di ogni principato e autorità, potenza, signoria e di ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. 22 Ogni cosa egli ha posta sotto i suoi piedi e l’ha dato per capo supremo alla Chiesa, 23 che è il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti.
PREGHIAMO INSIEME
Signore Gesù, che ci ami e ci hai liberati dai nostri peccati con il tuo sangue, illumina gli occhi del nostro cuore affinché ci sia rivelata l’immensità del tuo amore e la potenza della gloria del Padre che ti ha elevato sopra tutte le cose, per portare a compimento il progetto nascosto da secoli e che tu hai manifestato presente tra noi. Donaci di credere che in te anche noi saremo partecipi della pienezza di vita in Dio che ci chiama ad essere suoi figli aprendoci alla speranza di condividere la tua eredità per tutti i secoli dei secoli. AMEN (dgc24)